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5 errori più comuni nel poker

In questo articolo oggi vedremo quelli che sono i cinque errori che i giocatori principianti commettono più comunementenel poker.

Questo ci servirà sia nell’eventualità in cui noi siamo dei giocatori alle prime armi pe capire subito perché non riusciamo a prendere le giuste misure nei confronti dei nostri avversari sia su come sfruttare al meglio eventualmente nell’eventualità in cui noi fossimo dei giocatori un po più esperti questa tipologia di errori che commettono i nostri avversari.

Il primo errore da evitare se si è un giocatore alle prime armi sicuramente è quello di giocare troppe mani.

Giocare troppe mani significa essere troppo spesso in difficoltà e non da meno essere oggetto dei giocatori più esperti che tenderanno a sfruttare per l’appunto questo che viene definito in gergo un leak ed in linea di massima è una conseguenza degli altri errori che vedremo successivamente e non da meno magari delle influenze esterne come ad esempio voler emulare una giocata che si è vista giocare da qualcun altro in tv per fare un esempio.

Ma la realtà è che se si è un giocatore solido per quanto semplice possa sembrare è una delle chiavi principali per essere un giocatore vincente nel poker.

Va da sé che per contro se ci troviamo di fronte un giocatore di questo tipo e vogliamo sfruttare questo suo leak, come detto in precedenza, quello che dobbiamo fare è semplicemente giocare per valore ed evitare ogni tipo di bluff

Il secondo errore da citare è sicuramente quello di giocare fuori posizione o meglio non dare alla posizione il giusto valore che merita.

Il vantaggio posizionale nel poker è uno degli aspetti dominanti

Spesso e volentieri è molto più importante della mano di partenza e se mi permettete devi fare una citazione la vita fuori posizione è davvero troppo difficile da condurre.

Una menzione particolare chiaramente in questo caso va fatto sulla difesa dei bui.

Spesso e volentieri i giocatori inesperti tendono a difendere i bui a spada tratta; in realtà quello che bisogna imparare sin da subito (diversamente lo si paga a caro prezzo) e che qualsiasi mano perde molto del suo potenziale se giocata fuori posizione e soprattutto in maniera passiva.

Va da sé quindi che dobbiamo stringere i nostri range nel momento in cui noi giochiamo fuori posizione.

Per contro se ci troviamo di fronte ad un giocatore che tende a giocare tanto fuori posizione ovviamente quello che è più corretto fare, è giocare tanti piccoli piatti cercando di estrarre il massimo valore possibile.

Il terzo errore di cui parleremo è quello relativo ai cali di concentrazione

Nel gioco online i cali di concentrazione sono incredibilmente frequenti; di solito i giocatori quando giocano sul tavolo indipendentemente che esso sia un torneo ad un tavolo cash game, con la mente stanno facendo altro come ad esempio guardare la tv, navigare in internet, essere su facebook o addirittura guardare un video su youtube.

Questo fa sì che non si accorgano di tutto ciò che accade al tavolo.

Ad esempio molto spesso non sanno quello che è accaduto nella mano precedente e come potete immaginare questo sarebbe un vantaggio molto importante perché avere sempre sott’occhio tutta la dinamica del del tavolo è fondamentale per le nostre scelte future.

Tutto questo accade per un unico fattore che è il fattore noia, quindi la soluzione in questo senso può essere quella o di giocare più tavoli o semplicemente di smettere di giocare in quel dato momento ci si senta troppo stanchi o annoiati per farlo.

Per contro ovviamente potremmo sfruttare il momento in cui vediamo un giocatore che gioca sul singolo tavolo e ci sembra distratto.

Quello che possiamo fare per sfruttare il nostro vantaggio è uscire un attimino degli schermi ad esempio effettuando puntate che non faremmo in nessun altra situazione.

Il quarto errore che ho voluto inserire in questa lista è qualcosa di cui tutti avrete sicuramente sentito parlare che è la gestione del bankroll

Giocare fuori bankroll si ripercuote in ogni singola azione che noi facciamo nel poker.

Ha un effetto a valanga: ogni singola nostra mossa e decisione è influenzata dall’importanza che a quel dato, quella data mano o quella data partita sul nostro bankroll.

Dal nostro punto di vista è importante comunque sottolineare la differenziazione che ci deve essere tra bankroll per un giocatore che è un amatoriale o comunque occasionale, e un giocatore invece che ha intenzione di guadagnare dal poker.

Mentre nel primo caso per bankroll possiamo definire una cifra che può permettersi di perdere in tutta tranquillità e senza che nulla possa variare nel suo stato emozionale, nel secondo caso invece è importante destinare una cifra ben definita al suo conto gioco e da lì partire con una gestione abbastanza oculata dei suoi fondi come se fosse un piano aziendale.

In linea di massima un consiglio che si può dare è quello che bisogna destinare per ogni singolo
BUY-IN non più dell’1% o 2%.

Come detto prima questo è fondamentale perché sostanzialmente vi dà la libertà di scegliere serenamente e senza influenze la giocata migliore da fare in un dato momento.

Per contro ovviamente se avessimo il sentore che un giocatore sta giocando full bank roll e ovviamente quello che bisognerebbe sfruttare a proprio vantaggio è quello di cercare di fare puntate particolarmente forti perché lo stato emozionale la farà da padrone.

Ultimo errore, ma non certamente ultimo in ordine di importanza è quello di farsi coinvolgere dalle emozioni.

Le emozioni sono un aspetto altamente controproducente per un giocatore di poker; è evidente che è impossibile privarsi delle proprie emozioni siamo esseri umani e fanno parte di noi, ma dobbiamo riuscire a limitarli il più possibile.

Per fare questo, quello che possiamo fare è evitare di accentuare il nostro stato emozionale.

Ad esempio bevendo una birra o un bicchiere di vino di troppo, riuscire a mettere la rabbia da parte, dovuta ad uno scoppio, ad un nickname che può risultar c particolarmente antipatico, non da meno magari l’avatar di una squadra da noi tanto odiata che spesso e volentieri anche inconsciamente possono portarci a prendere delle decisioni totalmente sbagliate.

Riassumendo quindi, quello che dovremmo fare è quello di cercare di essere quanto più “apatici” possibili.

Per contro invece, se ci troviamo di fronte un giocatore che ci sembra che magari sia in preda al tilt o qualsiasi altro stato emozionale citato precedentemente, sicuramente sappiamo che commetterà diversi errori e quindi dobbiamo fondamentalmente “marcarlo stretto”.